Nel 1219, circa 800 anni fa, proprio durante la Quinta Crociata, Francesco di Assisi incontrò il sultano di Egitto e Siria al-Malik al-Kamil presso Damietta, in Egitto. I documenti d?epoca pertinenti sono vari, e non pochi. Tanto, che non abbiamo motivi di dubitare della storicità del pacifico evento. Tuttavia, particolari leggendari possono averne alterato il ricordo tramandato. Storici e altri specialisti si sono sforzati di chiarire meglio ciò che realmente accadde. Questo intende essere un contributo critico a una questione così a lungo dibattuta, elaborato in Italia, rivisitando fonti europee e possibilmente anche arabe. Una novità è che un terzo protagonista meno immediatamente individuabile viene considerato, nel panorama politico e culturale dell’area mediterranea a quei tempi. Si tratta del Sacro Romano Imperatore (tedesco) Federico II di Svevia. Dieci anni più tardi in Terra Santa, in effetti, egli e al-Kamil conclusero un importante trattato di pace, purtroppo rimasto in vigore finché i suoi firmatari furono in vita. In che misura e senso, l?incontro col lungimirante San Francesco può aver contribuito a influenzare tale sviluppo? Chi furono gli illuminati consiglieri di entrambi i sovrani? Può un episodio del genere suggerire qualcosa di utile ancor oggi, nella storia contemporanea, contro ogni irrazionale conflittualità? A domande come queste abbiamo cercato di rispondere, nel libro “Francesco d?Assisi, al-Malik al-Kamil, Federico II di Svevia. Eredità e dialoghi del XIII secolo”
Data pubblicazione
05/07/2019