Isole del rifugio

Venezia prima di Venezia

Isole del rifugio

Venezia prima di Venezia

Gasparri Stefano, Gelichi Sauro


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Questo libro racconta le origini di Venezia, una delle pochissime città italiane nate nel Medioevo. Infatti fu all’inizio di questo periodo che si formò lentamente nella laguna veneta un centro urbano, prima chiamato Rialto e poi Venezia. Gli autori cercano di mettere ordine prima di tutto fra i tanti miti che si sono formati nel corso dei secoli sulla fondazione della città, e che in passato hanno soffocato ogni tentativo di ricostruire in modo attendibile la storia di quei secoli di storia lagunare. Il racconto, scritto da uno storico e da un archeologo utilizzando sia le fonti scritte che le testimonianze materiali, fa emergere la Venezia delle origini: un piccolo insediamento lagunare dell’alto Adriatico, erede di una vasta regione dell’impero romano, la Venetia et Histria, che un tempo si estendeva dall’Istria al fiume Adda. Fu solo dopo l’invasione longobarda (VI secolo) che la Venezia si restrinse progressivamente sulla laguna e si dovette attendere il IX secolo per parlare della nascita di una vera e propria città sulle isole di Rialto. Gasparri e Gelichi ricostruiscono lo sviluppo del ducato veneziano nel corso dei secoli VI-VIII a partire dalle strutture militari di difesa bizantine, in un rapporto dinamico sia con i poteri di terraferma (il regno longobardo e poi l’impero carolingio), sia con quelli con base in oriente e sul mare (Bisanzio, da cui formalmente dipendeva, e poi gli Slavi e i Saraceni). Si formò così una comunità politica che nel corso dei secoli IX e X raggiunse la maturità e seppe creare le basi per la sua straordinaria crescita commerciale nel Mediterraneo. Il libro mostra anche il volto materiale della nuova città che sorse sulle isole dell’arcipelago di Rialto nel corso del secolo IX: le case, le chiese, gli edifici del potere pubblico e religioso. Una città che era quasi esclusivamente di legno, con pochi edifici in mattone e pietra, e che – per quanto costruita sull’acqua – di acqua era povera. Poiché era in continua crescita, Venezia aveva poi bisogno di terra e perciò doveva fare bonifiche per rialzare continuamente i piani d’uso (e stare all’asciutto) e, soprattutto, per allargare lo spazio abitabile. Infine, si descrivono le traiettorie degli altri insediamenti ‘perdenti’ della laguna (Metamauco, Torcello, Equilo, Cittanova), cercando di delineare il profilo sociale dei loro abitanti e le basi della loro economia, in un momento in cui Venezia non era ancora la ‘Serenissima’ e la competizione all’interno della laguna non aveva ancora decretato un vincitore.
Ean / Isbn
978885815352
Pagine
328
Data pubblicazione
29/02/2024