Roma e Cartagine, il
nuovo volume pubblicato in aprile dall’Edizioni di Storia e Studi Sociali, è dedicato a Sebastiano Tusa. Citiamo dal testo: “ La tragica scomparsa di Sebastiano Tusa nel disastro aereo avvenuto il 10 marzo dl 2019 a Bishoftu, in Etiopia, costituisce una grave perdita per il paese civile e le comunità degli studi. All’archeologo Siciliano, collaboratore assiduo dei progetti storiografici delle Edizioni di Storia e studi Sociali, è dedicato quest’opera”
Dieci sono gli autori ognuno con un capitolo diverso e una diversa materia di studio storico e archeologico (vedi in basso) che hanno dato vita a questo saggio collettivo dove ritroviamo chiavi di lettura innovative sul contributo del mondo fenicio- Cartaginese ai progressi materiali e conoscitivi del Mediterraneo antico, relativi alla nascita e all’evoluzione dell’Occidente.
La metropoli nordafricana e la città del Tevere si disputarono per parecchi decenni l’egemonia del Mediterraneo. In una prima fase, lunghissima, esse vissero in pace. Trattarono, si accordarono per i commerci, cercarono di stabilire
regole di convivenza con vantaggi reciproci.
|
Sebastiano Tusa con il diciottesimo rostro |
Dalla prima metà del III secolo a.C., iniziò una lunga vicenda di conflitti che alla fine vide Roma vincitrice e la città punica umiliata nel 146 a.C. fino alla distruzione. Ci vengono in mente gli studi di storia delle scuole medie con Catone il censore che finiva tutti i suoi discorsi nel Senato Romano con “Carthago delenda est”. Sia Roma che Cartagine coltivavano un ethos patriottico, fatto di eroismi civili e militari, ma ognuna lasciò una propria impronta diversa nella storia. Cartagine proiettò i propri commerci oltre le Colonne d’Ercole, tentò il periplo dell’Africa e puntò, dall’Atlantico, verso le coste della Bretagna. Roma conquistò gran parte della penisola italica. Infatti, già dal Foedus Cassianum, stipulato nel 493 a.C. con le popolazioni latine, tessé la propria tela del diritto e delle cittadinanze. Alla fine Roma conquistò l’intero Mediterraneo che nominò Mare Nostrum. Mentre, per volontà di Cesare e, in particolar modo, dell’imperatore Ottaviano Augusto, Cartagine, non più punica ma romana, risorse dalle proprie rovine. La metropoli nordafricana, però, rivive ancora nell’immaginario collettivo, soprattutto attraverso il mito virgiliano di Didone. Viene ben descritta nel libro la storia complessa di due mondi che rivaleggiavano e che non mancavano tuttavia di similitudini, punti di contatto e perfino interdipendenze.
Giulia D’AngeloMartedì 11 giugno alle ore 18,30 Il volume Roma e Cartagine: due civiltà a confronto verrà presentato a Roma presso la Libreria Internazionale il Mare in Via del Vantaggio 19https://www.ilmare.com/search.php?a=1&q=Roma+e+Cartagine&qa=&qt=3&p=2https://www.ilmare.com/search.php?a=1&q=Roma+e+Cartagine&qa=&qt=3&p=2 Gli autori
Sebastiano Tusa Paletnologo, archeologo subacqueo, Soprintendente del Mare e Assessore alla Cultura della Regione Sicilia. Conosciuto in tutto il mondo per lo strepitoso ritrovamento di venti rostri, appartenuti alle navi cartaginesi e romane che parteciparono nelle acque delle Egadi alla prima guerra punica del 241 a.C.
https://libreriainternazionaleilmare.blogspot.com/search?q=sebastiano+tusa+ricordo
https://libreriainternazionaleilmare.blogspot.com/search?q=rostrihttps://libreriainternazionaleilmare.blogspot.com/search?q=rostri
Maurizio Massimo Bianco, professore laureato in Lettere Classiche si occupa di oratoria e storiografia latina. https://www.unipa.it/persone/docenti/b/mauriziomassimo.bianco/?pagina=curriculum
Pino Blasone, laureato in filosofia, ha insegnato italiano, latino e filosofia. http://domani.arcoiris.tv/author/pino-blasone/
Alfredo Casamento, laureato in Letteratura latina, è docente di letteratura latina. https://www.unipa.it/persone/docenti/c/alfredo.casamento/?pagina=curriculum
Massimo Cultraro, archeologo, storico e docente universitario è specializzato in archeologia Egea e ricercatore presso il CNR. https://www.archart.it/intervista-al-ricercatore-massimo-cultraro.html
Rossana De Simone, laureata in Lettere classiche con una tesi in Antichità puniche, ha conseguito il diploma di specializzazione Archeologia orientale.
http://trasparenza.unica.it
dipartimentodistoriabeniculturalieterritorio/files/2015/03/CV-Secci-Raimondo.pdf
Massimo Frasca, Archeologo e docente universitario in Archeologia Classica all’Università di Catania.
Francesca Oliveri, archeologa specialista in Antichità Puniche è responsabile di zona per l’area marina costiera da Trapani a Sciacca.
http://www.coribia.it/pdf/C.V.%20Francesca%20Oliveri.pdfhttp://www.coribia.it/pdf/C.V.%20Francesca%20Oliveri.pdf
Carlo Ruta, storico e saggista, laureato in Filosofia, è autore di numerosi saggi storici e di tematiche sociali.
https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Rutahttps://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Rutahttps://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Rutahttps://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Ruta
Francesco Tiboni. archeologo navale, laureato in Paletnologia e lavora come archeologo subacqueo e navale in Italia e all’estero.
http://www.rassegnacinemaarcheologico.it/rica_context.jsp?ID_LINK=114454&area=316