Santa Severa. Un castello, un borgo e un museo vi aspettano, ecco la guida

Scritto da Il Mare
04 novembre 2016

Santa Severa, il Museo del Mare, il Borgo e il Castello è il titolo della guida che presenteremo il prossimo 11 novembre in una delle solite serate con aperitivo finale organizzate dalla nostra libreria. Con Roberto Bacheca, sindaco di Santa Marinella, Letizia Casuccio direttrice di CoopCulture , l’editore Francesco Palombi e Laura Larcan giornalista del Messaggero, l’archeologo e autore del libro Flavio Enei vi guiderà alla scoperta di un museo molto particolare. Enei ha descritto in poco meno di ottanta pagine
sala per sala il Museo che lui stesso dirige, ovvero il Museo Civico di Santa Marinella denominato Museo del Mare e della Navigazione Antica situato all’interno del Castello di Santa Severa.
La location nell’ambiente litoraneo di Cerveteri, sito dell’antica Pyrgi, a nord di Roma è di particolare suggestione. Un motivo in più che induce il visitatore a scoprire e vivere ciò che è stata la vita antica sul mare e per il mare dalla preistoria sino ad oggi in uno dei più antichi porti del Tirreno, oltre che luogo di culto, città etrusca, fortezza romana, e poi castello e borgo medievale. È sicuramente unico nel suo genere per i temi trattati, i pezzi in mostra sono oltre 450 fra reperti originali e ricostruzioni al vero, così da permettere un viaggio a ritroso nel tempo di oltre 5.000 anni. Il Museo è articolato in sette sale – tutte dotate di pannelli didattici ricchi di informazioni – la prima è dedicata all’archeologia subacquea. La seconda parla delle grandi
esplorazioni per mare. Subito dopo si entra nel mondo dei principali relitti individuati nel Mediterraneo, e si tocca con mano con fedeli ricostruzioni come erano “fatte” le navi cucite oppure quelle assemblate a incastro con mortase (cavità) e tenoni (lingue di legno) e si ammira un modello di nave oneraria etrusca. La quarta, forse la più affascinante, ospita i modelli, perfettamente funzionanti, delle pompe di sentina: la noria, la coclea di Archimede e la pompa a stantuffo, infine quella a bindolo. Si tratta di un pezzo unico di straordinario interesse, di dimensioni al vero realizzata secondo le tecniche i materiali antichi, dopo aver studiato i resti della pompa del relitto di epoca romana di Cap Gros. Nella foto è proprio il nostro Flavio Enei che “pompa l’acqua dalla sentina”. È la quinta che parla di navigazione a vela per capire le manovre e
le andature delle navi a vela quadra in funzione dei venti e delle correnti. Invece la sesta è dedicata alla “vita sul mare e per il mare”, a bordo delle navi. Al modellino di una nave da guerra segue la ricostruzione sempre al vero della stiva di nave oneraria del I secolo a. C. opera del Laboratorio di Archeologia Navale del Centro Studi Marittimi del Museo Civico. In questa stessa sala sono in mostra i materiali provenienti dallo scavo del relitto della Nave dei Dolia di Ladispoli scavata nel 1983. Uno dei quattro dolia recuperati, il più grande, 2559 litri la capienza, è il simbolo del museo. Infine la settima sala, è dedicata al relitto romano di Santa Severa e agli scavi in corso con il progetto “Pyrgi sommersa”, con la collaborazione della Soprintendenza  per l’Etruria Meridionale e il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite.
La seconda e altrettanto importante parte della guida è dedicata al Castello di Santa Severa e al suo Borgo dove negli ultimi anni gli scavi hanno portato alla scoperta di una chiesa paleocristiana, novità che ha rivoluzionato la sua storia. La tradizione popolare racconta che in quel sito sarebbe vissuta Severa con suoi fratelli e che il suo martirio lì avvenne.
Ovviamente la guida non dimentica di descrivere l’Antiquarium di Pyrgi, uno scrigno prezioso che conserva i reperti trovati in quarant’anni di scavi nel porto dell’antica Caere, famoso già con gli Etruschi per il santuario. Ed è proprio in uno dei suoi due templi che sono state trovate le celebri lamine d’oro in etrusco e in punico.
Il coordinamento editoriale che ha portato alla stampa della guida è di CoopCulture (Società Cooperativa Culture) specializzata nella gestione e nella valorizzazione del patrimonio culturale. Una struttura presente in quasi tutte le regioni in oltre 250 siti tra musei, biblioteche, luoghi d’arte e di cultura dai musei civici di Venezia all’area archeologica di Roma, Foro Romano e Palatino. Per far comprendere quanto sia capillare la loro presenza due ultime notizie: la gestione in concessione della reggia di Venaria Reale a Torino e quella di tutto il sistema dell’agrigentino, la Valle dei Templi. CoopCulture, con la sua pluridecennale esperienza a livello nazionale da questa primavera si è aggiudicata anche i servizi del Museo con importanti novità per il suo rilancio, tra queste ricordiamo l’organizzazione di Estate in Blu e la creazione della Libreria del Mare e della Navigazione Antica dedicata al mare e alle sue tradizioni. 
Nelle foto: sala dedicata all’archeosub, il dolia simbolo del Museo, Flavio Enei con la pompa e gli scavi della chiesa paleocristina.
Maurizio Bizziccari