Scuola di vela, ma non solo…

Scritto da Il Mare
27 giugno 2011
Ventotene, Isola delle Sirene
Quale è il posto ideale per i nostri figli per fare una vacanza e imparare ad andare in barca a vela? Le proposte sono tante, ma la libreria Il Mare consiglia l’isola delle Sirene, come ricorda Omero nell’Odissea, ovvero l’isola di Ventotene, piccolo gioiello al largo del Golfo di Gaeta, riconosciuto dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. È la più piccola tra le isole abitate dell’arcipelago pontino lunga poco più di due chilometri e larga neanche uno, e ospita la delegazione della Lega Navale Italiana, fondata da Rodolfo Tonello e Francesca Rizzi, dove si organizzano corsi di vela per bambini e per adulti, corsi per patente nautica,
regate d’altura, concorsi di disegno, manifestazioni e conferenze.
Rodolfo Tonello e Francesca Rizzi
I corsi di vela (per ogni informazione telefonare o scrivere in libreria) ci sono per tutta l'estate fino al 17 settembre e sono rivolti a tutti: ai bambini a partire dai 6 anni, ai ragazzi, agli adulti, alle famiglie e su richiesta anche in periodo primaverile e autunnale a gruppi di minimo 8 persone. La sede è fuori dal paese in una grande villa immersa nei profumi della macchia mediterranea con spazio verde per giocare e prendere il sole, una terrazza attrezzata con tavolo da ping-pong, biliardino e barbecue dove poter gustare una grigliata di fronte ad un panorama mozzafiato sul mare e le scogliere.  La cucina è semplice e appetitosa, preparata con prodotti biologici, alcuni dei quali provenienti da un orto coltivato secondo gli innovativi principi della permacultura e il pesce è quello che tutte le mattine Federico pesca esclusivamente sull’isola (ricciole, dentici, cernie, calamari, barracuda a seconda della stagione) dal mare viene portato direttamente in tavola. 

Partecipanti al campo scuola
Nel corso delle lezioni di vela si insegna a condurre una barca in autonomia e sicurezza preparando gli equipaggi ad affrontare manovre progressivamente più impegnative. In un contesto amichevole e divertente, in modo semplice e i ragazzi sono educati alla vita in mare, incentivando il senso di responsabilità di ciascuno e lo spirito di gruppo. Le lezioni vengono integrate con laboratori didattici, sea-watching, escursioni ai siti di interesse storico e naturalistico, visite guidate al museo ornitologico e osservazioni notturne del cielo così da ampliare l’esperienza vissuta e fornire strumenti per diventare conoscitori attenti e rispettosi del mare e dell’isola. 
Con “Carolina” un cabinato a vela di undici metri si può andare alla scoperta delle incantevoli calette del parco marino e alla ricerca di delfini.
I corsi si concludono con la circumnavigazione dell’isola in flottiglia, esperienza sempre entusiasmante e ricordo indelebile da portare con sé.
Inoltre a settembre si organizza la regata velica d’altura chiamata “Ottovelante” ormai giunta alla sua XIII edizione. Il percorso si snoda in un tracciato a “otto” fra le isole di Santo Stefano e Ventotene e impegna gli equipaggi nella ricerca di complesse soluzioni tattiche, rendendo questa regata – la cui prima edizione risale al 1997 – ogni volta appassionante, spettacolare e ricca di colpi di scena.
La base velica, a ridosso della spiaggia di Cala Rossano ospita le barche utilizzate per la scuola velica:
bambini dai 6 ai 12 anni: optimist e open bic
equipaggi da 6 allievi: nikan e caravelle
equipaggi doppi: flying junior, flying dutchman, 470, laser 2, star
equipaggio singolo: laser;  barca d'altura: Westerly 11 mt;  3 gommoni assistenza e 1 gozzo appoggio

Nell’orto sinergico ricavato da un’area verde a ridosso della base velica si sperimentano pratiche agricole innovative secondo i dettami della permacoltura in cui le funzioni degli animali, delle piante, delle persone e della terra sono integrate per massimizzare i risultati e realizzare ambienti umani sostenibili.
 

Un momento della semina
La permacoltura, nata dalle intuizioni e sperimentazioni dell’agronomo giapponese Masanobu Fukuoka e sviluppata e sistematizzata nel  lavoro pionieristico dell’australiano Bill Mollison si sta sviluppando in Europa in risposta alla crisi energetica e ambientale mondiale. Un orto sinergico ha infatti un’ottima resa qualitativa e quantitativa dei prodotti e offre vantaggi niente affatto secondari, quali il recupero di terreni degradati e l’assenza di emissioni inquinanti.
Fukuoka basandosi sull’osservazione di ciò che avviene spontaneamente in natura ha estrapolato quattro principi per la cura della terra:
1. nessuna lavorazione del suolo, la terra si lavora da sola attraverso la penetrazione delle radici, l’attività di microrganismi, lombrichi, insetti e piccoli animali;
2. nessun concime chimico né composto preparato, il suolo lasciato a se stesso conserva e aumenta la propria fertilità;
3. nessun diserbo, le erbe indesiderate non vanno eliminate ma controllate
4. nessuna dipendenza da prodotti chimici poiché la natura, se lasciata fare, è in equilibrio perfetto.

Le uova fresche sono assicurate!

La permacoltura si sta sviluppando in Europa in risposta alla crisi energetica e ambientale mondiale, grazie a una maggiore sensibilità e attenzione se non allarme per questi temi ma anche grazie ai buoni risultati. Un orto sinergico ha infatti un’ottima resa qualitativa e quantitativa dei prodotti e offre vantaggi niente affatto secondari, quali il recupero di terreni degradati e l’assenza di emissioni inquinanti. L’orto è un laboratorio naturale dove studiare “sul campo” le diverse varietà di piante spontanee e coltivate, partecipare attivamente alle attività di semina, di cura e di raccolta; un luogo dove poter fare esperienza e divulgazione circa il rinnovamento auspicato delle pratiche agricole tradizionali.

Ma è anche la fonte dei prodotti di prima qualità e un luogo dove imparare dalla natura, seguendola nel suo percorso per trarne i frutti migliori, senza forzature. È un luogo dove la voglia di sapere equivale alla voglia di fare e dove si può “vivere senza distruggere” trovando un equilibrio e una armonia tra le pratiche agricole e l’ecosistema naturale.