Ci pensai una mattina mentre pescavo sul Ticino con Dante Zavattoni. Ricordo che non gli dissi nulla. Posai la canna sulla barca e mi sedetti a riflettere. Doveva essere l'estate del 1968. Guardavo Dante che lanciava la camolera nelle rapide del fiume e mi dicevo: quello è veramente un grande pescatore. E come lui conosco altri, tutti bravi in diverse tecniche. Quando ripresi la canna sapevo già che il mio libro si sarebbe intitolato A pesca coi campioni. E, mentre riprendevo a pescare, provavo a immaginarmeli, come un regista che legge un copione già pensa a chi saranno gli attori e quasi li vede impegnati allo spasimo nella loro parte perché è di quelli che ha fiducia e a nessun altro affiderebbe un ruolo cosi importante. Alla sera, incolonnato nel traffico verso Milano, avendo nel cestello quattro temoli. due barbi e una savetta, dettavo ad alta voce a una inesistente segretaria la "scaletta" del libro e i titoli dei vari capitoli. E già programmavo le fotografie. La vecchia febbre del giornalista che "sente il servizio" mi stava nascendo dentro come sempre di fronte ad un grosso fatto. Il libro prendeva forma. Lo realizzai con molta fatica ma anche con tanta esaltazione in tempi brevi e, alla fine, usci e andò bene perché era nato bene. Nell'estate del 1980, il vecchio A pesca coi campioni riapparve in una veste nuova con il titolo Guida alla pesca in acqua dolce e oggi rivede la luce riassumendo il meglio della primissima edizione e tutto ciò che di nuovo gli abbiamo aggiunto nel corso degli anni. Ricupera il suo titolo originale e si arricchisce di un nuovo capitolo dedicato a un campione della pesca con il cucchiaino. Ma chi sono questi campioni? Andate sui fiumi, sui laghi o sui torrenti dopo aver letto e assimilato bene il libro e lo capirete. Sono pescatori di razza, uomini selezionati con i quali me la sentirei di prendere pesci in ogni acqua del mondo. Ci telefoniamo, ci scriviamo, facciamo in modo di incontrarci sui fiumi anche se ci dividono spesso centinaia di chilometri. E tutto questo ha per me un valore enorme. È anche grazie a questi uomini - uno dei quali, Pietro Pertusati, è intanto scomparso, lasciando in me un vuoto incolmabile - che la mia vita ha avuto profondi significati.
Data pubblicazione
01/01/1984