Il rapporto tra la Guardia di Finanza, soprattutto della sua componente navale, e gli organismi della tutela, ricerca e valorizzazione archeologica marina in Italia, si può agevolmente classificare nel campo della consuetudine, dato lo spessore qualitativo e quantitativo che gli interventi hanno avuto nel corso degli anni. Del resto è naturale che il corpo che più ha nei suoi compiti il contrasto alle attività mirate all'acquisizione illegale del patrimonio pubblico si preoccupi con particolare solerzia e professionalità del patrimonio più "nobile" dello Stato, cioè le vestigia del suo passato.
Data pubblicazione
01/11/2005