Con il termine "acquaticità" si intende il livello di benessere psicofisico raggiunto da un individuo dopo un percorso di adattamento in acqua: essere a proprio agio nell'acqua, riconoscere e gestire il proprio corpo, adattarsi ai vincoli che le proprietà fisiche impongono. Un corso di acquaticità, quindi, non si pone come obiettivo l'apprendimento del nuoto, ma rappresenta un percorso indispensabile per la formazione acquatica di adulti e, come bene illustra questo libro, bambini. Per i bambini stare in acqua significa soprattutto giocare, divertirsi, scoprire e sperimentare; per i genitori significa arricchire di nuovi stimoli il rapporto con il proprio figlio e favorire un suo armonioso sviluppo psicofisico. Tuttavia, tanto i giochi in acqua quanto le sequenze di attività, soprattutto se rivolte a bambini con disabilità, devono rispondere ad un metodo rigoroso: è un preciso modello di lavoro quello che l'autore illustra in questo volume. Partendo dalle nozioni sullo sviluppo del bambino da zero a sei anni, il testo propone consigli pratici riguardanti la termoregolazione in acqua e l'alimentazione prima e dopo le sedute. Propone poi riflessioni e suggerimenti sul ruolo dell'educatore acquatico e sull'evoluzione del lavoro di adattamento in acqua dei bambini dai tre ai sei anni, che si recano in piscina per la prima volta. Per il taglio metodologico, la forma scorrevole e il ricco apparato iconografico che descrive le sequenze, il volume si rivolge non solo agli operatori delle attività acquatiche, ma anche agli educatori scolastici e a tutti quei genitori che intendono vivere con i propri figli questa esperienza.
Data pubblicazione
01/11/2005