Stare nell'acqua non vuol dire solo saper nuotare. Spesso le lezioni di nuoto ci insegnano a stare sopra l'acqua, concentrandosi su stili e numero di vasche percorse. Ma si dimentica che esiste anche un mondo dentro l'acqua, e un modo di starci dentro. L'acquaticità e la consapevolezza di muoversi in un altro elemento, le cui regole, del tutto diverse da quelle della terra, ci allontanano, apparentemente, dalla vita quotidiana, ma ci restituiscono una profonda conoscenza di noi stessi e delle nostre emozioni. Ognuno di noi ha un suo specifico, personalissimo modo di muoversi nell'acqua. Questo movimento non e altro che la manifestazione esteriore della percezione del nostro corpo. Ci siamo mai chiesti, per esempio, quanti gesti inutili facciamo mentre nuotiamo? L'acqua non e un elemento inerte, e se riusciamo a «trattarla » bene, la possiamo sfruttare a nostro vantaggio, in termini di minore fatica e maggiore velocità. Con l'aiuto di un medico e di uno psicologo, Acquaticità indaga suI rapporto ambivalente tra l'essere umano e l'acqua, fatto di attrazione e repulsione e intessuto di valenze fisiologiche e filosofiche, simboliche e culturali. Una serie di esercizi illustrati completano il testo.