La Società di Navigazione Adriatica, in una lenta quanto continua opera di concentramento delle iniziative marittime sorte lungo le coste italiane e dalmate tra il primo e il secondo conflitto mondiale, ha finito per rappresentare uno degli elementi più condizionanti delle diverse attività economiche delle genti mediterranee, contribuendo a favorire, altresì, l’unione e la civile convivenza in particolare tra le popolazioni adriatiche. Sullo sfondo della tradizionale immagine rappresentata dalla società veneziana si stagliano, così, l’Oriente mediterraneo e l’Occidente, due luoghi perennemente a confronto tra loro. In questo storico confronto commerciale tra due mondi distinti ma sempre bisognosi di dialogo, nel quale i mezzi di trasporto a vela o a motore hanno svolto nei secoli un ruolo di indiscutibile importanza, l’Adriatica ha rappresentato, nel ’900 appena concluso, la memoria della tradizione che si salda con le sfide di un futuro che proprio l’Europa unita, all’inizio del 2000, ha ormai ridisegnato. Al centro le sue indimenticabili bianche navi che hanno finito con il condizionare per decenni il paesaggio adriatico e mediorientale e il cui ricordo rimane indelebilmente fissato nell’animo delle genti adriatiche.
Data pubblicazione
01/11/2008