L'autore ci porta a spasso fra gli esploratori del passato e quindi ci troviamo a vedere in azione uomini come Harkhuf (Horkuef), governatore reale della Sepat (distretto) di Elefantina, sotto il regno di Merenre prima e del giovane Pepi II. Harkuf riferisce nelle pareti della sua tomba, delle esplorazioni che portò a termine per conto del suo signore, a Yam, da identificarsi coi territori interni dell'Africa, la "terra degli abitatori dell'orizzonte" da cui riporta ogni merce strana e sopratutto un Deng (pigmeo) per le danze del dio. Questo Deng entusiasma il giovanissimo Pheraao Pepi II. Per non parlare poi di Pitea di Massalia, che riferisce dei suoi viaggi ben oltre le colonne d'ercole, nei Mari del Nord e riporta notizie di ghiacci, isole freddissime, orsi bianchi, aurore boreali e che per lungo tempo venne definito un bugiardo millantatore e al massimo inventore di fandonie. Si scopre leggendo questo libro che molte scoperte sono in realtà delle riscoperte.
Data pubblicazione
01/01/1982