Questo è un viaggio letterario, una vagabonda e poetica vacanza in un mondo fantasmagorico: le isole del Mar dei Caraibi. Un mondo costruito su una natura capricciosa e vulcanica, dolcissima e formidabile, con l’apporto di cento razze diverse: da quelle indigene, uscite da perdute epopee preistoriche ai conquistatori francesi, inglesi, spagnoli, olandesi, ai negri trattati schiavi dall’Africa, agli immigrati indiani, siriani, cinesi ecc. Un calderone etnico da cui sono fiorite lingue, civiltà, credenze...E la penna preziosa dell’autore sa restituirci la sconcertante armonia tra lussureggiare nella giungla e le volute del barocco... Chiudendo il libro il lettore uscirà come un sogno colorato con il desiderio di rientrarvi, di conoscere ancora di più su questa parte così poco nota del «nuovo mondo».
Data pubblicazione
02/12/1957