Immagino quanto sia facile sublimare quest'isola per chi ci è nato o ci ha vissuto molto tempo e poi se n'è dovuto andare. Immagino come nei sogni di chi ne sente la mancanza la sua forma quasi tonda diventi una sfera morbida di fantasie oniriche: i pescatori, le nasse, le donne col fazzoletto, il rumore dei motori delle lampare che è come musica, le stelle che si stagliano violentemente contro il nero della notte, le scale strette per raggiungere l'interno della propria casa, il vaso sul balcone, i panni stesi, la pelle frastagliata degli anziani, le parole.
Data pubblicazione
01/06/2016