Il lavoro di studio parte dall’analisi delle motivazioni che fanno dell’arbitrato lo strumento privilegiato di risoluzione delle controversie del commercio internazionale e pone come obbiettivo di analizzare il fenomeno con particolare riguardo all’internazionalità che contraddistingue il settore dei trasporti marittimi. I rapporti giuridici di tale settore coinvolgono ordinamenti statali diversi e sono, per questo, destinati ad avere esecuzione in ambiti spaziali appartenenti in Stati diversi. Il procedimento arbitrale è più flessibile e consente alle parti di modellare lo svolgimento della procedura secondo le necessità del singolo caso. Mentre i giudici nazionali applicano il diritto statuale, gli arbitri tengono conto degli usi del settore in cui operano le parti. In questo lavoro vengono esaminati i casi giurisprudenziali più importanti sia nell’esperienza italiana che in quella inglese che hanno affrontato questioni attinenti ai requisiti formali di validità delle clausole compromissorie mentre particolare riguardo viene dato all’operatività del richiamo in polizza alla clausola arbitrale contenuta in altro documento.
Data pubblicazione
20/02/2014