Sicilia, la più estesa fra le isole del Mar Mediterraneo, da sempre terra di grande fascino per i suoi paesaggi e le sue architetture meravigliose, tra le mete privilegiate dai viaggiatori del Grand Tour. I suoi fari, tra i più numerosi e straordinari, appartengono ad un variegato patrimonio di segnalamenti sotto il Comando della Zona Fari della Sicilia. Torri, bastioni, castelli, tonnare e poi isole, isolotti, scogli, rocce, porti e spiagge: queste le architetture ed i paesaggi che ospitano i fari siciliani. A loro è affidata la sicurezza di due mari, lo Ionio ed il Tirreno, che si incontrano lungo lo Stretto di Messina. Questo quarto (e ultimo?) volume, secondo le previsioni editoriali, conclude la prima e unica collana dedicata ai fari italiani. Tra i circa 155 fari principali italiani, la Sicilia ne rappresenta molti, più di un quarto; sono numerosi quelli che presentano singolarità ed unicità, eretti a presidiare spezzoni di costa dove la natura scrive le proprie leggi e che diventano facile preda dei venti, del mare e dell'incuria. Percorrendo le coste siciliane si rimane senza fiato potendone apprezzare solo in parte i loro caratteri, talvolta frastagliate, incerte, con ampie e frequenti insenature (lungo la costa tirrenica) piuttosto che basse e sabbiose (lungo la costa occidentale). Al lettore (e al viaggiatore) si offre un itinerario, un viaggio e un sogno lungo e discontinuo per la necessità di voler incontrare anche quelli più isolati, che abitano isole di poche persone ma di molteplici accadimenti; non solo un itinerario a tema ma una navigazione alla luce della storia di quest'isola alla quale ognuno di noi deve una parte della propria identità e cultura. L'architettura dei fari siciliani diventa il "cavallo di troia" per introdurre ed introdursi nelle origini della civiltà europea contemporanea ed intravedere gli uomini, le azioni e le costruzioni che sono divenute oggi il Mediterraneo, terre e mari, vuoti e pieni per la vita dei nostri popoli.
Data pubblicazione
01/07/2010