Aria di Capri vuol essere un vasto e articolato affresco letterario in cui non si vogliono esaltare gli stereotipi isolani come il cielo, il mare, la roccia, «ma l'umanità, il senso dionisiaco o, se si vuole, demoniaco dell'umanità: l'anima del sorriso di Capri» (dalla Introduzione dell'Autore). In quest'opera singolare e difficilmente classificabile, di volta in volta distaccata o faziosa, sarcastica o compassionevole, «uomini e cose, veri e immaginari, reali e irreali sono disintegrati nei loro atteggiamenti giocondi, esaltati nei loro aspetti lirici e ricomposti, integrati e, per un processo di sublimazione, trasformati in quella sostanza sapida, pura, sana di cui si nutrisce il senso della vita d'un paese...» (dalla Introduzione dell'Autore). Cerio sviluppa, così, una nuova realtà, una diversa dimensione, nella consapevolezza che Capri non è un luogo percepibile, comprensibile o giudicabile attraverso i comuni parametri, ma è, piuttosto, un luogo creato o continuamente ricreato dalle parole e dalle immagini prodotte da scrittori, poeti, artisti e uomini semplici, che hanno avuto, in ogni caso, la fortuna di vivere in questo luogo straordinario.
Data pubblicazione
01/02/2007