La nave, fra i vari manufatti che l’uomo ha fabbricato, è l’unico, forse addirittura più della stessa architettura, a raccogliere la sommatoria del sapere, del potere e dell’avere. Sunto per millenni dell’apice tecnologico, si è sempre rivestita, per motivi simbolici o meramente esaltatori, del meglio che si potesse produrre. All’intaglio dei legni, polene poppute o draghi vichinghi che fossero, s’aggiunsero arredi appositi e collezioni preziose. In mezzo al mare la ricchezza dava sicurezza. All’allegra aggressività delle figure di prua rispondevano le cabine di poppa dalle ricche vetrate, sollevate dal mare e dal timone. Il quartiere del capitano o dell’armatore si fece, sulle caravelle del Quattrocento, sui galeoni del Cinquecento, sui vascelli del Seicento, tana del lusso. Il volume, curato da Philippe Daverio, si concentra, in un intreccio accattivante di testo e di immagini appositamente realizzate, sulle opere d’arte presenti a bordo delle navi Costa Crociere e sul loro inscindibile rapporto con il contesto straordinariamente ricco che accoglie chi sale a bordo. Dopo un primo capitolo storico, dedicato a rintracciare le origini dell’estetica e dell’arte a bordo delle navi, il volume illustra le collezioni d’arte della flotta Costa, provando a suggerire, a partire dalle opere più importanti, i caratteri e le straordinarie sfaccettature di quella che può essere considerata una vera e propria nuova “estetica”, che dispiega di concerto l’architettura, il design e l’arte a bordo. Da qui parte uno spettacolare viaggio sulla flotta Costa Crociere, che conduce il lettore a rivivere visivamente l’esperienza unica della vita su queste incredibili navi.
Data pubblicazione
01/11/2009