L'interesse di una potenza marittima per la sua Marina militare non si misura soltanto in numero di navi, ma anche, e soprattutto, nella cura degli equipaggi e della società civile, i primi affinchè possano compiere adeguatamente il loro dovere, la seconda perchè sia sempre ben consapevole dell'importanza vitale della Marina e sappia sostenerla nelle difficoltà. Una prova di quanto un governo si sia attenuto o meno a questo principio è costituita dalla qualità e dalla quantità della letteratura marinaresca, sia tecnica sia divulgativa: la bibliografia di marina francese e inglese è raccolta in grossi volumi, mentre quella italiana, pur riunendo le pubblicazioni pre e postunitarie, non riempirebbe che un volumetto in 8° piccolo: eppure l'Italia è, geograficamente, un paese più marittimo che terragnolo, più simile, per interessi potenziali, all'insulare Gran Bretagna che non alla continentale Francia.
Data pubblicazione
08/05/2002