E se le tre caravelle di Cristoforo Colombo fossero state quattro? E se la quarta non avesse partecipato alla spedizione che doveva portare all’inconsapevole scoperta del Nuovo Mondo per un’avaria dell’ultimo momento? E se la quarta fosse stata anche la prima di tutte le caravelle, varata nei cantieri di Belém, a Lisbona, sulle rive di un fiume che vide partire alla ricerca di nuovi confini della Terra molti grandi navigatori del secolo delle scoperte, da Vasco da Gama a Magellano? Denis Guedj, con questo breve racconto che ha la levità di una fiaba o di un apologo, ha scritto una piccola storia fatta con i «se», in cui gli avvenimenti sono raccontati direttamente da un testimone inedito, La Bela, la caravella che riassume in sé tutte le altre navi e le loro imprese. L’autore la descrive mentre, solcando oceani fino ad allora mai navigati, giunge stupefatta al limite dell’Africa affacciandosi sulla nuova rotta per le Indie, o quando circumnaviga il globo con l’incanto di chi, sotto un cielo di stelle mai viste, scopre un mondo sconosciuto. Le vicende della caravella – ispirate a uno spettacolo teatrale scritto dall’autore per i bambini - sono un pretesto per narrare la meraviglia di quanti, vincendo le proprie paure, si avventurano nell’ignoto, tra burrasche e ammutinamenti, per scoprire, insieme ai segreti della navigazione, il mondo in cui vivono, spinti dal desiderio di conoscenza che da sempre anima l’uomo.
Data pubblicazione
19/01/2001