Autrice dell'Odissea

Autrice dell'Odissea

Butler Samuel


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L’Iliade e l’Odissea sono di autori diversi. L’Iliade fu scritta da un uomo, chiamato Omero. Ma l’Odissea? Fra i due poemi esiste quasi un rapporto coniugale. L’Iliade, tutta sferragliante d’armi e di battaglie, è il marito. L’Odissea, tutta rivolta ai peccati, alle virtù, alle nostalgie e alle cure domestiche, è la moglie. E non la scrisse certo Omero, ma una donna. Giovane, per giunta, e presumibilmente bella. E greca, sì, ma greca di Sicilia. Di Trapani, precisamente. L’intero viaggio di Ulisse, dietro i nomi ellenici di Schería e di Itaca, cela in realtà paesaggi siciliani. Un periplo dell’isola, da Trapani a Trapani, nei cui pressi si trova anche la grotta di Polifemo, il Ciclope. Che non aveva, come si crede, un occhio solo, ma ne aveva due, come noi e com’è detto del resto nello stesso poema, ove si parla al plurale delle sue sopracciglia. Tutto questo lo sostiene non un ambizioso esordiente che escogiti trovate a sensazione per conquistare la fama, ma uno dei maggiori scrittori inglesi moderni, quel Samuel Butler (1835-1902), ammirato da GB. Shaw, che influì su Glasworthy, Walpole, Wells, Orwell e che con le sue traduzioni dei "poemi omerici" contribuì alla gestazione dell’Ulisse di Joyce. Samuel Butler è ormai unanimemente annoverato fra i massimi esponenti della grande tradizione "moralistica" inglese, paradossale e dissacrante, da porre accanto a Sterne e a Swift. L’autrice dell’Odissea rivela però in lui quale sia il giudizio sulla validità delle sue tesi anche un’appassionata conoscenza del mondo classico, riflessa e rivissuta nello struggente legame affettivo con la Sicilia e con i suoi abitanti, per molti versi simile a quella che più tardi esprimerà D.H. Lawrence, altro celebre "dissacratore" inglese, amante della "Trinacria ellenica" e traduttore di Verga. Un libro, comunque, questo di Butler che ripropone in termini sorprendentemente attuali non solo la controversa "questione omerica" ma anche e soprattutto la "questione femminile" in relazione al testo letterario e alla sua fonte creatrice: l’Odissea opera di una donna. Perché no? La nostra edizione è corredata da un’introduzione dello storico delle religioni Dario Sabbatucci, ordinario all’Università La Sapienza di Roma, che fornisce al lettore un’interpretazione chiarificatrice sul lavoro di Butler aprendo nuovi campi d’approfondimento e discussione. Vi si aggiunge un esauriente profilo bio-bibliografico di Samuel Butler. In appendice pubblichiamo una preziosa testimonianza medita dell’amico e collaboratore di Butler, Henry Festing Jones, che subito dopo la morte dello scrittore si recò in Sicilia per consegnare alla Biblioteca Fardelliana di Trapani, secondo la volontà dell’Autore, il manoscritto del volume sulle origini siciliane dell’Odissea. Un impagabile affresco sui costumi dell’epoca reso con eccezionale precisione cronistica; un documento di indubbio valore storico, letterario e umano, pressoché sconosciuto anche al pubblico britannico, e che siamo lieti di offrire per la prima volta al lettore italiano.
Autore
Ean / Isbn
978888677206
Pagine
270
Data pubblicazione
01/01/1998