Nel suo romanzo più dolorosamente autobiografico, Dagerman confessa, con impietosa lucidità, la propria disperata inadeguatezza al vivere. Il romanzo si apre con il funerale di una donna. La sua morte ha permesso al marito di vivere liberamente il legame con l’amante Gun, e ha lasciato il figlio Bengt nella solitudine della sua adolescenza. Sarà in Gun e in una passione in cui l’attrazione e il rancore si mischiano al “malinteso” dell’amore, che il ragazzo cercherà una disperata e inutile fuga dalla meschinità di piccole vite.
Data pubblicazione
01/01/1998