“Le cose belle, viste dall’alto, sono ancora più belle.” Esistono diverse pubblicazioni che raccontano la Toscana dal cielo: da certe altezze, questa terra appare ancor più spettacolare. Ma solo questo libro fa uso di un punto di vista inedito: quello della veduta a volo d’uccello, abbastanza alto da staccarsi dalla crosta terrestre, troppo basso per essere d’alta quota, muovendosi in quella sfera che appartiene al mondo dei volatili. Facendo uso di qualunque mezzo si sia mai sollevato da terra – elicottero, mongolfiera, motoaliante, parapendio, ultraleggero, biplano –, scalando torri e ciminiere, servendosi di droni, colonne telescopiche, macchine controllate in wireless, gimbals autocostruiti e tanto lavoro, Guido Cozzi ha creato un’iconografia totalmente nuova della Toscana: dall’alto, ma non troppo. - “Beautiful things, when viewed from above, are even more beautiful.” Various books recount Tuscany from the sky: from certain heights, this land looks even more spectacular. But this book adopts a novel viewpoint: a bird’s eye view, high enough to be above the earth’s surface, but not out of touch with the earth, moving in that sphere that belongs to the world of birds. By making use of drones, telescopic carbon fiber poles, remote-control craft, precision gimbals, and whatever else serves to raise him off the ground – helicopters, balloons, gliders, paragliders, ultralight aircraft, biplanes – and climbing towers and chimneys, Guido Cozzi has captured a completely new image of Tuscany. From above, but not too high up.