Bisanzio

Bisanzio

Ducellier Alain


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Roma nel 476 e Costantinopoli nel 1453 segnano la fine di due città e insieme di due imperi. Ma di queste due date, è forse soltanto la seconda a chiudere veramente la lunga parabola dell'impero romano; poiché è proprio a Bisanzio che il modello imperiale, rigorosamente personale e indivisibile, ha raggiunto la sua perfezione. È con Bisanzio, infatti, che il potere autocratico, la monarchia assoluta, si libera dell'incerto universo politeista romano e trova appoggio e giustificazione in un unico dio onnipotente di cui si vuole emanazione terrena. È là che il rapporto fra una sovranità celeste e il governo degli uomini rigenera l'idea imperiale della conquista del mondo fondata sulla migliore delle amministrazioni possibili e su una sola credenza religiosa, la vera fede, l'ortodossia.Per mille anni, la storia di Bisanzio è stata dunque la storia di questo elevato ideale e insieme delle molte realtà che lo hanno ostacolato e contraddetto: un gioco di espansioni e di ripiegamenti che ne hanno fatto un impero mediterraneo con Giustiniano, eurasiatico al suo apogeo, raccolto al bacino egeo con i Comneni e i primi Paleologhi, e ridotto al Peloponneso e alla città di Costantinopoli nei suoi ultimi anni. L'Anatolia e i Balcani; Cipro, Creta e la Sicilia; la Tracia e la Macedonia; Costantinopoli e Trebisonda ne sono stati lo scenario: ovvero montagne, litorali, campagne dai climi più diversi e città dalle economie più varie, territori spesso traversati da epidemie e minati dalle carestie, funestati da inondazioni o immiseriti della siccità, ripetutamente turbati da terremoti rovinosi.
Ean / Isbn
978880611459
Pagine
500
Data pubblicazione
01/01/1988