Il Brasile entra a buon diritto nel numero dei Paesi più “desiderabili” del mondo, capaci di evocare immagini, profumi e suoni mai sperimentati con i propri sensi, ma così diffusi nel nostro immaginario da diventare assiomatici. Un Paese di bellezza indiscutibile, dunque, una terra che ha mostrato, fin dal primo giorno della sua scoperta da parte del mondo esterno, nell’aprile dell’Anno di Grazia 1500, caratteristiche di immensità quasi schiacciante. Maestose bellezze e spettacolari ricchezze ben definiscono il patrimonio brasiliano, pur essendo state, sull’altro lato della medaglia, la fonte dei capitoli più oscuri di una storia coloniale interminabile, di squilibri mai sanati, di dittature e sfruttamenti insensati. Il Brasile, però, sta cambiando con la rapidità e secondo i presupposti della modernità. Esistono poi gli aspetti romantici di questo pianeta nel pianeta, quei caratteri di sensualità seducente che il caleidoscopico popolo dei Brasiliani ha saputo plasmare, a partire da un marasma di tradizioni convergenti e di origine quanto mai disparata, modificandole per sempre “alla Brasiliana”. Esempi ovvi sono la musica, piena di tutte le gioie e le malinconie della vita, il Carnevale indiavolato, il mito osannato del calcio; tuttavia, dietro le icone, non è difficile scoprire il Brasile “nascosto”: quello dell’artigianato, quello delle antiche magie, quello di un popolo creativo per natura e istinto. E tale è lo scopo di questo libro: presentare un grande Paese e, insieme, le sue anime molteplici.
Data pubblicazione
01/01/2005