Samba, carnevale, calcio e le spiagge di Rio de Janeiro. Per anni il Brasile (8.511.965 chilometri quadrati) si è presentato al mondo così: belle donne, musica e una città - Rio, appunto - protetta dalla statua del Cristo che benedice dall’alto di una montagna. Ma il Brasile non è solo questo: oggi la sua realtà è cambiata. Passato come tutti gli stati sudamericani attraverso una dittatura militare e umiliato a una disuguaglianza sociale senza precedenti, il Gigante Buono ha alzato la testa. E ha reagito. Oggi, nonostante gravi problemi e notevoli squilibri sociali, qualcosa si muove. Artisti, intellettuali e politici stanno tentando di forgiare il nuovo Brasile, iniziando un duro lavoro di ricomposizione economica e sociale. Come testimoniano le splendide immagini di questo libro, ricostruzione vuol dire anche preservazione di un patrimonio culturale e ambientale unico: dalle città coloniali del Minas Gerais alla sconfinata foresta amazzonica; da Brasilia, città-monumento dell’era moderna, a San Salvador de Bahia, riportata agli antichi splendori da un restauro tuttora in corso; dagli indios della foresta alle centinaia di razze (europei, africani, asiatici, arabi...) che popolano questo Paese. Un lungo viaggio iniziato una chiara mattina di aprile del 1500 con lo sbarco di Cabral.
Data pubblicazione
30/06/2005