Roma ha avuto due calendari: il primo, attribuito al fondatore e primo re dell’Urbe, Romolo (754-715 a.C.) è un calendario “primitivo”, proveniente dalla tradizione dei popoli latini. Il secondo è attribuito al diretto successore di Romolo, Numa Pompilio (715-673 a. C.). Il calendario numano rappresenta il primo autentico calendario “occidentale” che, con qualche modifica minore, è quello ancora oggi in uso in quasi tutto il mondo. Il libro prende in esame il rapporto tra il calendario numano e le conoscenze astronomiche delle culture che si affacciano sul Mediterraneo Orientale nei primi secoli dell’ultimo Millennio a. C.; rapporto che, per più motivi, si presenta come quello di una filiazione diretta. Leggere e interpretare le cadenze e le feste dell’antico calendario, con i suoi riti, le sue feste, i suoi miti, significa connetterci, noi moderni, con “il senso profondo e meraviglioso dell’armonia dei moti (… ) e di ogni componente dell’universo, fino all’ultimo, l’uomo”.
Data pubblicazione
20/03/2020