Una nave gigantesca con quattromila persone a bordo piegata nel mare, i naufraghi, le vittime ripescate dopo giorni e giorni di ricerche e un capitano colpevole che abbandona il ponte di comando. La storia della Costa Concordia sembrava chiusa. Ora invece dal relitto semisommerso nell’acqua azzurra dell’isola del Giglio emergono nuove verità in grado di ribaltare meccanismi, colpevoli ed eroi del naufragio italiano. Francesco Schettino che ha portato la Costa Concordia sugli scogli potrebbe non essere il prototipo del vigliacco e il comandante della Capitaneria di Porto di Livorno Gregorio De Falco potrebbe non essere l’eroe capace di far fronte all’emergenza col piglio severo del giusto. Le vacanze in crociera sono un grande business ma il fascino del depliant può trasformarsi in tragedia. Un giornalista del Tg1 Alessandro Gaeta ha deciso di immergersi nelle acque in cui è naufragata la Costa Concordia. Le ha trovate torbide. E con molte sorprese.
Data pubblicazione
24/05/2012