Spiagge color cipria, palme ondeggianti, lagune turchesi, i dolci effluvi degli Alisei e nuvole soffici come fiocchi di panna: i Caraibi sono l’ultimo eden rimasto. Monti selvaggi, foreste impenetrabili, litorali che ancora potrebbero nascondere Robinson Crusoe; le Piccole e Grandi Antille hanno subito negli anni il forte influsso del turismo, ma hanno saputo conservare quel fascino e quella candida genuinità che le contraddistingue. Le grandi attrattive di queste isole non sono soltanto le incredibili bellezze naturali, ma una storia e una cultura senza eguali. è stata la conquista europea a determinare l’impatto più violento su queste terre, cambiandone definitivamente il volto originario. Il risultato è oggi un crogiolo di suggestioni differenti: ogni angolo delle isole è un pezzo d’Europa trapiantato al Tropico su cui si sono innestate le tradizioni negre quale altro essenziale ingrediente. Quasi per caso questi lembi di terra hanno saputo distillare il succo più intenso dei caratteri europei miscelandoli con l’esuberanza africana e la dolcezza tentatrice dei Tropici. Il singolare frutto di tale combinazione diventa fascino spagnolo infuocato e un po’ decaduto nel centro dell’Avana, nitida bellezza francese in Martinica (principale centro di cultura creola), puro gusto nordico, ordine e compassata eleganza nelle colonie inglesi.
Data pubblicazione
01/11/2005