l Mediterraneo, un mare da dominare. L’Italia (con le sue isole), un lungo approdo da proteggere. I castelli, l’emblema d’un potere da esercitare: dall’amalgama di questi tre elementi scaturisce una storia fluida. Storia di fortezze acquatiche che cambiano aspetto col mutare delle condizioni politiche e tecnologiche, adattandosi gradualmente alle armi da fuoco. Storia di repubbliche marinare, di merci da scambiare, di imperi terracquei da consolidare e di assalti saraceni (od ottomani) da schivare. Storia di grandi battaglie e scaramucce quotidiane, di personaggi famosi e povera gente. E di pellegrini, crociate, pirati: è tutto un universo che si muove lungo le rotte mediterranee, all’ombra di imponenti fortificazioni marittime, nel segno di rocche appartenenti a sistemi castellari ben definibili. Normanni e Svevi, Angioini e Aragonesi, Spagnoli e Turchi, Fiorentini e Veneziani: il libro non è una parata oleografica di manieri, ma il racconto delle ragioni economiche e delle dinamiche storico-sociali che, fra medioevo ed età moderna, hanno condotto alla costruzione dei grandi castelli sul mare. Fotografie di N. Amato e S. Leonardi.
Data pubblicazione
01/10/2008