Il cemento, declinazione concreta dell'astrazione mercantile, rappresenta l'incarnazione della logica capitalista e, proprio come questa, si riproduce sempre uguale a se stesso. Realizzato con tecniche industriali e in quantità smisurate – con disastrose conseguenze ecologiche e sanitarie – ha pian piano esteso il proprio dominio al mondo intero annullando ogni differenza e "uccidendo" l'architettura vernacolare, con il conseguente oblio delle tecniche tradizionali che ha portato al declino dell'artigianato. Monotonia del materiale e monotonia dello stile sono l'evidente risultato di questo predominio, che in conformità alla cultura dell'obsolescenza programmata ha definitivamente trasformato gli edifici stessi in merce. Ecco perché, per Jappe, diventa doveroso ricostruire la storia di questo materiale, raccontando i progetti e le mire dei suoi numerosi sostenitori – di ogni tendenza ideologica – così come le riserve dei suoi – rari – detrattori.
Data pubblicazione
20/09/2023