Certo inusuale trovare raccolte in un unico volume le isole dei nostri mari: l'ottica contemporanea tende a trattare singolarmente le culture delle nostre grandi isole, ma soprattutto ad estrapoalare dalcontesto italico taluni territori, forse vittime disorti che hanno sconvolto il procedere dell'iterculturale cui potevano essere destinate. Recuperare questo iter è per noi recuperare una storia italica territori al mente più vasta dell'attuale, una storia che ha abbracciato isole come Malta, o le Lipari, o la Corsica, ad esempio, suoli provinciali con i Romani, uniti le une alla Sicilia, l'ultima alla Sardegna, ma già grembo di genti peninsulari che qui hanno elaborato modelli insediativi e forme economiche che si sono poi variamente "incontrate" e scontrate con quelle di popoli d'oltremare. Queste isole, come la più nota Sardegna e la Sicilia, hanno conosciuto i conflitti d'interesse delle genti che continuamente percorrevano il Mediterraneo, inoltrandosi nei nostri mari; hanno conosciuto e vissuto i "modi" di culture diverse, talvolta fondendosi mirabilmente con esse e giungendo ad accogliere civiltà che proprio in questi ambiti hanno lasciato tracce altamente significative e totalmente differenti, talaltra difendendo la propria "insularità". Quali, dunque, i caratteri delle "insularità" di queste terre? Quali le stratificazioni culturali?Ed in quale misura le forme insediative si sono amalgamate con l'ambiente naturale, in una simbiosi di linee, di colori, di rapporti volumetrici, di scelte, che pare al di fuori deltempo?
Data pubblicazione
10/10/1996