Quali sono le origini delle Colonie Marine? Come era la giornata di un bambino nelle colonie elioterapiche ? In che modo le soluzioni progettuali e architettoniche coniugavano l’obiettivo di rafforzare la salute dei giovani assicurando allo stesso tempo quell’educazione disciplinata pretesa dal regime? La ricerca partendo dall’ambiente naturale del litorale pisano, dalla rivalutazione del sole e del mare a fini terapeutici e dalle prime ricerche in campo medico per la cura della tubercolosi, tratta dell’origine degli ospizi marini e dei sanatori ed attraverso lo studio dei regolamenti e della letteratura del tempo e ricostruisce la genesi delle colonie degli anni Trenta realizzate in Italia ed in particolare al Calambrone. Dall’adeguamento dell’architettura moderna ai canoni costruttivi dettati dal fascismo nella progettazione delle colonie, dalla loro organizzazione alla vita che vi si svolgeva, il testo analizza, con un solido impianto storico, le “sette sorelle” costruite tra il 1932 ed il 1938: “Firenze”, “Principi di Piemonte”, “Vittorio Emanuele II”, “Rosa Maltoni Mussolini”, “Regina Elena”, “Fasci Italiani All’Estero”, “Santa Barbara” e infine il “Centro Servizi” ed il “Teatro all’aperto” mediante una dettagliata schedatura contenente molti inediti : immagini, documenti e progetti degli architetti del tempo tra cui Mazzoni, Paniconi e Pediconi, Venturi, Giovannozzi e Baldi Papini.
Data pubblicazione
01/11/2012