Le "vie" dell’oceano Atlantico che hanno visto l’uomo slanciarsi alla conquista del pianeta, segnano la misteriosa saga di entusiasmanti imprese. Il "mare oceano" non è stato soltanto un insondabile miraggio da solcare, ma anche solenne luogo. I monaci irlandesi, su fragili barche, si avventurarono sospinti alla ricerca di nuovi, eterei luoghi di meditazione. Dopo di loro, con altro spirito, spinsero nel mare navi leggere e veloci i Vichinghi e raggiunsero la Groenlandia, le sognate terre di un continente che non si chiamava ancora America. Queste spedizioni che appartengono, pur nella loro consistenza storica, all’immaginario fantastico, sono evocate da Geoffrey Jules Marcus con sottile metodo e entusiastica partecipazione marinara. Oltre a vagheggiare i risultati di questi anonimi, antichi e coraggiosi esploratori, Marcus affronta l’affascinante problema del come questi potessero orientarsi, privi com’erano di "moderni instrumenti": bussole, quadranti, astrolabi. La narrazione spazia dall’epica partenza dalle isole Aran e dalla saga norvegese in cui si prefigura il primo avvistamento del "nuovo continente", ai documentati viaggi oceanici inglesi e anseatici per il dominio delle rotte commerciali. In queste pagine si intrecciano ricerca erudita, conoscenza del mondo marinaro, sagacia espressiva.
Data pubblicazione
01/01/1999