Contratto per un viaggio è la cronaca di una prima esperienza lavorativa sul mare: un imbarco previsto di breve durata ma che si trasforma in un avventuroso viaggio durato due anni. È l'inserimento di un giovane neodiplomato in un ambiente difficile sia per l'aspetto dei rapporti interpersonali, sia della fatica fisica e delle forze avverse della natura. A ciò si aggiungano le cattive condizioni dell'Orione, nave da carico realmente esistita e co-protagonista del racconto, residuato bellico della marina statunitense, continuamente in movimento tra porti di vari continenti. Il testo, essenzialmente autobiografico, descrive l'iniziazione e la trasformazione del giovane che dai dubbi, i timori e le incapacità iniziali, acquista, giorno dopo giorno, fiducia e consapevolezza delle proprie potenzialità. Poiché i fatti descritti sono realmente accaduti, trattasi anche di una testimonianza relativa alle condizioni di vita di bordo nei primi anni del dopoguerra, un documento scritto da chi ha effettivamente vissuto sul mare, uno squarcio realistico di ciò che era la vita su una nave da carico. Nel caso specifico un'esperienza spersonalizzante in un ambiente con disciplina peggiore di una dura caserma. Le tempeste, le lunghe bonacce, il senso di smarrimento che dà l'oceano sconfinato, i luoghi lontani da casa, i visi sconosciuti fanno sentire il protagonista piccolo e solo in balia di una nave che improvvisamente potrebbe rivelarsi estremamente fragile. Numerosi sono quindi i motivi di interesse alla lettura. Non ultime alcune pagine relative all'ambiente portuale e al borgo ligure di provenienza del protagonista (borgo che potrebbe facilmente riconoscere chi ha dimestichezza con la Riviera di levante). Per una più facile comprensione è inserito un glossario oltre a notizie tecniche e storiche, relative alla particolare tipologia di navi da carico (le c.d. "Liberty ship" che tanta parte hanno avuto nella seconda guerra mondiale) cui l'Orione apparteneva.
Data pubblicazione
01/11/2015