Il corallo rosso, Corallium rubrum, è un antozoo coloniale (Cnidaria: Anthozoa) abbondantemente pescato in Mediterraneo per il valore commerciale del suo scheletro calcareo da sempre utilizzato in gioielleria. Questa specie animale ha dunque avuto ed ha tutt'ora una grande importanza economica nel bacino mediterraneo, da cui ne vengono tratte annualmente oltre 70 tonnellate, per un valore di oltre 35 miliardi di lire. In Italia, la lavorazione di questo prodotto naturale si svolge soprattutto a Torre del Greco, nel Golfo di Napoli, città la cui economia è in larga parte basata sulla trasformazione e la commercializzazione del corallo, che un tempo era molto comune lungo le coste rocciose del Mediterraneo occidentale. Oggi questa specie può ancora dirsi frequente in buona parte di questo mare ma in alcune aree l'eccessivo sforzo di pesca, condotto anche con sistemi fortemente distruttivi per l'ambiente in cui il corallo vive, ha certamente ridotto gli stocks disponibili e le taglie di maggior interesse commerciale si sono fatte più rare. La velocità di crescita della colonia di questo cnidario è infatti molto lenta e ciò sottolinea l'importanza di una corretta gestione del prodotto, con un controllo attento sulla sua pesca e commercializzazione. D'altra parte, la sempre maggior attenzione dell'opinione pubblica sui problemi di carattere ambientale ha recentemente sollevato diverse questioni inerenti il corallo rosso e nell'ambito di due convegni internazionali organizzati dalla FAO a Palma di Maiorca e a Torre del Greco è stata sottolineata l'importanza di sviluppare, a livello mediterraneo, una sua migliore gestione, assicurando, nel tempo, un suo prelievo corretto e compatibile con il ciclo biologico della specie. Una corretta gestione di questa risorsa appare oggettivamente assai complessa in quanto necessariamente coinvolge aspetti molto diversi che vanno da problematiche biologiche ed ecologiche a situazioni economiche e culturali, oltre che di diritto internazionale e marittimo. La lotta contro la pesca clandestina, la limitazione delle licenze, un controllo continuo sui quantitativi e le taglie raccolte, la proibizione di pesca in aree sovrasfruttate sono tra i suggerimenti proposti che, pur nella difficoltà di una loro attuazione, appaiono oggi i più realistici. Con particolare tempestività il Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste (oggi: Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali), ha ritenuto opportuno approfondire scientificamente questi diversi aspetti del "problema corallo rosso" promuovendo una ricerca ad hoc, prima di giungere a decisioni definitive che, potendo arrivare al fermo di pesca, danneggerebbero irrimediabilmente l'economia di diverse attività artigianali ed industriali. Oggi vengono qui presentati i risultati delle ricerche condotte in tale ambito da diversi ricercatori italiani, completati dalle esperienze sviluppatesi in altri paesi europei, e realizzate grazie al contributo finanziario del Ministero Italiano dell'Agricoltura e Foreste che ha la responsabilità dell'Ufficio CITES-Italia e quindi del controllo della commercializzazione dei prodotti derivati da specie minacciate d'estinzione. La necessità di una maggiore chiarezza scientifica su questo problema soprattutto a livello politico ed amministrativo in ambito europeo ci ha spinto a pubblicare questo volume con un testo bilingue (italiano - inglese) per agevolare la diffusione delle nostre conoscenze scientifiche sul corallo rosso al massimo livello comunitario. - The red coral, Corallium rubrum, a colonial anthozoan (Cnidaria: Anthozoa), is harvested in the Mediterranean because of its commercially valuable calcareous skeleton that trom time immemorable has been used to make jewels and ornaments. This animal species continues to play an important role in the economy of the Mediterranean basino Indeed, more than 70 tons a year are harvested from this area for a value of more than 35 billion Italian lire. In ltaly, the production of coral objects is concentrades mainly in Torre del Greco (Gulf of Naples). The economy of Torre del Greco depends almost exclusively on the transformation and trade of coral, which was once very common along the rocky coasts of the Eastern Mediterranean. This species is stili frequent throughout the .Mediterranean. However, over-exploitation and harvesting methods that damage the coral environment have led to a reduction in stocks, and many commercially-viable sizes are now fairly rare. The growth rate of red coral colonies is, in fact, very slow, which underlines the importance of correct management of the resource and care fui regulation of coral fishing and trade. In addition, public opinion, which is. increasingly aware of environmental problems, has expressed concern about red coral. During two international meetings organized by the FAO (Palma de Majorca and Torre del Greco) there was a call for better harvesting be regulated in relation to the biological cycle of the species. However, management of red coral is very complex because it involves many different aspects that go from biological and ecological problems to economic and social questions, in addition to international and maritime law. The most feasible measures proposed for the management of this resource are: effective prevention of illegal fishing, a reduced quota of fishing licenses, constant checks of the quantity and size of colonies collected, and a ban on fishing in over-exploited areas. The ltalian Ministry of Agriculture and Forests (today: Ministry of Agriculture, Food and Forest Resources) soon recognized the extent of the issue and promoted ad hoc scientific studies on the various aspects of the "red coral problem" before reaching a definitive decision that could mean a total ban on coral harvesting and hence cause irreparable harm to many small and large businesses. This volume contains the results of the research conducted in this context by ltalian groups. This research was made possible thanks to financial support from the Italian Ministry of Agriculture and Forests that responsible for the CITES Office (ltaly) and hence for the control of the trade in products deriving from endangered species. The need for a greater understanding, on a scientific basis, of this problem particulariy at a political and administrative level in Europe prompted us to publish this volume in two languages (Italian and English), the aim being to facilitate the spread of the data obtained so far among the top echelons of the European Community. Massa Lubrense, December 1993 Fabio Cicogna & Riccardo Cattaneo-Vietti