Posta di fronte alla Liguria, fatalmente destinata a incontrare le rotte dei mercanti e dei corsari genovesi, la Corsica deve una parte della sua fisionomia ambientale e culturale alla stretta rete di relazioni intrattenute per circa un millennio con Genova: un apporto legato alle vicende di una dominazione mal tollerata, ma anche a un dialogo costante, fatto di emigrazioni e di immigrazioni, di interessi comuni, di rapporti quotidiani ispirati a un reciproco rispetto. La lingua corsa rispecchia fedelmente questa realtà storica complessa, e il bastione genovese di Bonifacio, nell’estremo sud dell’isola, ha conservato fino ad oggi la propria eredità idiomatica e culturale. Il percorso storico e linguistico del libro si snoda attraverso il lascito genovese in Corsica e attraverso i luoghi più suggestivi, dalle città-fortezza di Calvi, Bastia, Aiaccio e Portovecchio, alle centinaia di torri che ne costellano le coste, dai borghi arroccati nell’interno alle ridenti località marinare che ricordano la Riviera, da quell’incredibile “isola nell’isola” che è Bonifacio fino alla Capraia, isola già legata alla Corsica genovese della quale riproduce per molti aspetti la realtà ambientale.
Data pubblicazione
01/04/2003