«C’è un ponte senza parapetti in fondo alla fondamenta Felice, bisogna andarci di notte, attraversarlo e fermarsi su quella specie di minuscolo terrazzino sospeso. Ascoltare quel liquido silenzio. Non ci sono finestre illuminate d’azzurro in questa notte di mezzaluna, solo rare parole che vanno insieme ai tacchi dei passanti, ma l’acqua risuona e mugghia sotto i nostri piedi e sotto le pietre quando una barca passa chissà dove, in qualche lontano canale, perché ha smosso anche questo pezzo di calderone dei sogni. “Solamente a Venezia succedono di queste cose…”, dice Corto nel finale teatrale di Favola.» Dalla prefazione di Marco Steiner.
Data pubblicazione
01/01/2009