Ho passato tantissimi anni in Mediterraneo, navigando in lungo e in largo da Gibilterra a Istanbul assieme agli allievi della mia scuola vela a bordo dello Stefral III. Oramai lo conoscevo come le mie tasche e a un certo punto, come tutti i navigatori, ho sentito la necessità di uscire da Gibilterra per esplorare altri mari, altri luoghi, altre genti. Davanti a me un sogno tutto da costruire, a partire dalla barca… Sì, perché mi serviva una barca più grande, che mi permettesse di lavorare durante il giro del mondo. Nasce così il Lycia, un cutter di 18 metri costruito sul Lago d’Iseo. Quattro anni di durissimo lavoro, un progetto che ho seguito passo passo, dalle tavole di legno fino all’ultima sartia, un’opera che mi ha assorbito completamente nel fisico e nella mente. Durante la sua costruzione non so quante volte ho fatto il giro del mondo, chiacchierando la sera con gli amici. Quel giorno arriva: stacco gli ormeggi dal marina di Monfalcone il 22 maggio 1996. Sono stravolto dalla fatica ma felice. Mi attende una lunga avventura che mi porterà a navigare per undici anni in tutti gli oceani, passando dai grattacieli di New York alle palafitte della Papua, ma sempre con l’obiettivo di tornare nel mio amato Mediterraneo.
Data pubblicazione
20/12/2020