Nel 1833, Ralph Waldo Emerson inizia da Siracusa il suo viaggio italiano che, dalla Sicilia, lo porta a percorrere la penisola da sud a nord, in senso contrario rispetto ai tradizionali tour ottocenteschi. Si ferma a Napoli, a Pompei, a Roma, in Toscana, in Veneto, e naturalmente a Venezia. Poi si reca in Lombardia. Un viaggio lungo diversi mesi, durante il quale dedica grande attenzione sia alle città sia alla campagna italiana. Luoghi e persone si imprimono nel suo resoconto, ma egli non tralascia notazioni politiche e culturali. Come scrive il curatore, Marco Sioli, viaggiare, per Emerson, significa “ritagliare degli spazi emotivi per edificare un pensiero omogeneo con delle fondamenta profonde legate al territorio in cui si viaggia e, per quanto riguarda l’Italia, alla cultura classica, all’eredità rinascimentale e all’influenza della religione cattolica. Ma per capire, non per uniformarsi”.
Data pubblicazione
01/10/2003