Correva l’anno 1984 quando l’autore di questo libro, insieme a Francesco Di Pisa, oggi docente presso la facoltà di Ingegneria Informatica dell’Università di Siena, e con l’aiuto di Luigi Gastaldi per la parte hardware, progettò e realizzò il prototipo di uno dei primi computer subacquei in grado di calcolare i consumi respiratori e di interfacciarsi a un computer «da tavolo». Nel panorama italiano si trattava di una novità assoluta. Il titolare dell’ufficio che si occupò delle pratiche per la registrazione del brevetto consigliò di presentarlo al Salone Internazionale delle Invenzioni e delle Nuove Tecnologie di Ginevra, dove l’anno successivo l’invenzione vinse il secondo premio nel settore «apparecchiature di sicurezza e salvataggio». Di Pisa e Leonardi avevano ritenuto subito che il metodo matematico classico utilizzato per il calcolo delle tabelle d’immersione «a tavolino», cioè quello haldaniano, non era idoneo a essere applicato nel calcolo in tempo reale della decompressione effettuato direttamente durante l’immersione. Realizzarono dunque un loro metodo originale, allora assolutamente innovativo, non fosse altro per il fatto che gli studi degli altri ricercatori dell’epoca non erano ancora noti. Con pazienza ed entusiasmo, l’autore ha continuato fino a oggi a studiare i vari modelli matematici applicati nei nuovi computer man mano che ne venivano diffuse le caratteristiche tecniche. Infine ha scritto questo libro per soddisfare l’implicita richiesta di un metodo sull’argomento, di carattere comparativo, unendovi un software didattico-dimostrativo per la simulazione dell’immersione. E regalando con ciò al lettore, insieme a un fruibile strumento di lavoro, anche la storia singolare di un’avventura umana, di sport e conoscenza, dove casualità, approccio scientifico e tecnica si incontrano felicemente.
Data pubblicazione
01/03/2002