In un giorno di luglio del 1831 comparve al largo della cittadina siciliana di Sciacca un’isoletta vulcanica di circa 4 chilometri di circonferenza; in poco tempo si concentrarono attorno ad essa le curiosità e le speranze dei vicini abitanti, le fantasie degli scrittori di mezza Europa, l’interesse degli scienziati, le mire militari degli ammiragli. Nel giro di pochi mesi l’isola scomparve di nuovo con delusione di tutti. E ancora oggi vi è ancora chi l’attende risorgere dal mare, con la forza del mito dell’isola non trovata. - Nota di Marcello Carapezza. Dopo questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1984, l’isola Ferdinandea è diventata una delle immagini più ricorrenti di sicilianità, scelta da giornalisti, scrittori e commentatori. È la storia della comparsa, nel luglio del 1831, di un isolotto (che i geologi oggi sanno vulcanico) al largo della cittadina siciliana di Sciacca; e del suo repentino riaffondare nei flutti pochi mesi dopo. Nel frattempo, ogni tipo di appetiti, di curiosità, di fantasie e di avventure si accese, dietro le sollecitazioni di una campagna di tipo comunicativo premonitrice di futuri eventi mediatici. Un teatro del mondo che Salvatore Mazzarella racconta con una erudizione ricchissima di riferimenti e con una ironia da cronaca illuminista.
Data pubblicazione
01/03/2012