Prendendo spunto dal racconto di John Cheever “Il nuotatore” (da cui è stato tratto un famoso film con Burt Lancaster), Roger Deakin decide di attraversare a nuoto il territorio della Gran Bretagna e di raccontare in un libro la sua esperienza. “Diario d'acqua” è il racconto di questo viaggio: laghi, fiumi, canali, ogni specchio d'acqua che incontra merita un'immersione, sia per riaffermare il diritto di nuotare liberamente contro ogni divieto, sia per acquistare un punto di osservazione molto particolare nei confronti dell'ambiente. È infatti guardando il mondo con gli occhi a pochi centimetri dal pelo dell'acqua che Deakin descrive il paesaggio naturale inglese, e attraverso i molti incontri racconta il rapporto strettissimo che gli inglesi intrattengono con l'elemento acquatico. L'autore scova laghetti annidati sulle montagne del Galles settentrionale, nuota con i salmoni nel Somerset e con le anguille nei paludosi fen, si immerge in acque rese pericolose dall'inquinamento umano e in specchi purissimi e gelati, giungendo fino al mare per ricordarci che l'Inghilterra è un'isola, circondata e persino dominata dall'acqua. Mescolando sapientemente narrativa di viaggio, storia naturale, autobiografia e storia della cultura, “Diario d'acqua” è una sorta di viaggio di iniziazione personale, e al tempo stesso un'intensa affermazione della necessità dell'acqua per la sopravvivenza fisica e culturale dell'uomo, una celebrazione della sua magia e bellezza.
Data pubblicazione
16/03/2011