I limiti spaziali corrispondono a qualcosa di molto più importante di un mero confine geografico: corrispondono a un modo di pensare, se stessi e gli altri. Questo libro, incisivo e brillante, racconta l’idea greco-romana di geografia terrestre, a partire dai concetti di “spazio” e “limite”. Se il limite è ciò che consente allo spazio indifferenziato di divenire “luogo”, scoprire come gli antichi concepivano il rapporto tra questi due termini, si rivela fondamentale per conoscere la loro mentalità rispetto ai grandi temi dell’identità e dell’abitare la Terra. Un saggio affascinante per immergersi nel mondo concepito dai Greci e dai Romani ed esplorarne i limiti e i conseguenti riflessi sul modo di pensare.
Data pubblicazione
04/11/2016