La fallacia del sogno, il tormento del ricordo, la pazzia, la morte: con piglio a tratti ancora melodrammatico O'Neill scarica sui suoi personaggi i nodi di quella 'lotta destinata all'insuccesso' in cui vede racchiuso il senso dell'umana esistenza. Non c'è ancora la profondità e la rigogliosa essenzialità tragica delle opere maggiori. Ma il passo decisivo, tematico e formale, è già stato compiuto: davanti a O'Neill si apre la strada che lo consacrerà come il maggiore drammaturgo americano del Novecento. Dall'Introduzione di Paolo Bertinetti.
Data pubblicazione
01/01/1990