Nel 1834, a soli diciannove anni e dopo aver abbandonato l’Università, Richard Dana s’imbarca come marinaio semplice dal porto di Boston. Il racconto del suo viaggio, che terminerà in California due anni più tardi, sarà la prima descrizione realistica della vita sulle navi e aprirà la strada alla grande narrativa di mare, a cominciare dai romanzi di Melville. La descrizione dei rischi e della durezza della navigazione è spietata e tecnicamente rigorosa, la prosa asciutta ma al tempo stesso carica di pathos. Attento alle condizioni di vita degli umili – dai neri agli indigeni, agli immigrati europei – Dana ci restituisce un’immagine unica dell’America ottocentesca, e il suo memoir, tradotto in tutto il mondo e continuamente citato, è oggi considerato un classico intramontabile.
Data pubblicazione
01/05/2015