Prima dell'uscita di Ebrei di porto, opera che dischiude una nuova e importante prospettiva sul processo di integrazione ebraica nell'Europa moderna, gli studi sulla cultura e la politica ebraiche si concentravano prevalentemente sulle questioni dell'Illuminismo a Berlino e sui temi dell'emancipazione a Parigi. L'Autrice, invece, analizza la Monarchia asburgica - nei cui territori viveva la popolazione ebraica numericamente più consistente in Europa, se si esclude la Russia -, ponendo al centro della sua indagine il porto franco di Trieste nella seconda metà del Settecento, crocevia di mare e di terra tra le culture dell'Europa centrale, dell'Italia e dell'Oriente. Nella dinamica città portuale di Trieste, in età teresiana prima e in quella giuseppina poi, l'incontro tra assolutismo illuminato, varietà multiculturale e tradizione ebraica italiana, indica una strada unica verso l'integrazione, generalmente trascurata dalla storia ebraica moderna: la strada intrapresa da colti commercianti che operavano in città e negli empori mercantili. Il libro è uno studio approfondito sull'assolutismo illuminato e sulle pratiche messe in atto da legislatori e funzionari: sia Maria Teresa che Giuseppe II vi appaiono come monarchi e statisti pragmatici che diedero impulso a nuove politiche di tolleranza verso gli ebrei e altre minoranze religiose. Particolare enfasi è altresì posta sull'impegno profuso a Trieste in direzione di nuove norme di acculturazione, illuminismo e integrazione, in contrasto con le cautele espresse da altre comunità ebraiche europee in materia di trasformazione sociale. L'Autrice ridiscute l'abituale "lettura teleologica" della storia ebraica del XVIII secolo, che individua il miglioramento civile-politico nei soli termini di garanzie di emancipazione legale su cui aveva influito la Rivoluzione francese. L'esempio maturato nella Trieste asburgica dimostra quali cambiamenti potessero attuarsi entro il modello sociale e statale dell'Ancien Régime, sotto il quale visse buona parte degli ebrei nei secoli XVIII e XIX.
Data pubblicazione
01/05/2010