Il palazzo Episcopale di Porto, l'antico Portus Romae, è situato lungo la via Portuense, nei pressi della riserva naturalistica che circonda l'antico bacino portuale di Traiano presso Fiumicino. Questo volume ripercorre le vicende del restauro condotto da Stefania Cancellieri per la Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio del Lazio e illustra le vicende storiche che hanno portato alla configurazione attuale. Nella prima parte, Stefano Coccia prende in esame il momento di passaggio tra la fase classica e quella tardoantica e altomedievale; Daniela Esposito rilegge le vicende dell'edificio durante il Medioevo; Claudio Varagnoli propone una lettura delle stratificazioni che portano fino all'età contemporanea, mentre Marco Setti analizza l'assetto territoriale prima delle trasformazioni novecentesche. Nella seconda parte del volume, Stefania Cancellieri presenta i criteri e i metodi che hanno guidato l'intervento di restauro e illustra nel dettaglio le varie lavorazioni, con un completo apparato di schede e illustrazioni; Antonino Gallo Curcio passa in rassegna i principali interventi di consolidamento, mentre Gisella Capponi e Stefania Cancellieri propongono alcune riflessioni sul piano di manutenzione previsto per l'edificio. Conclude il volume un denso contributo di Giovanni Carbonara che prende spunto dall'intervento sull'episcopio di Porto per una riflessione metodologica a largo spettro in merito al tema del restauro delle superfici e delle coloriture nell'architettura monumentale.