All’inizio degli anni Sessanta, la flotta di Ernesto Fassio contava ventuno navi, per circa 370.000 tonnellate di stazza lorda, ed era una delle più moderne ed efficienti nel panorama del trasporto merci marittimo nazionale: la sua ascesa imprenditoriale lo rese uno degli armatori italiani più noti del secondo dopoguerra, insieme ad Angelo Costa e Achille Lauro. Le silhouette delle navi presenti nelle pagine precedenti seguono e punteggiano questo andamento spumeggiante. La sua lezione resta viva e vitale ancora oggi: se si vuole uscire dalla crisi economico-finanziaria in atto dal 2008 liberandosi dalla sudditanza nei confronti delle principali concentrazioni armatoriali mondiali e, più in generale, delle gigantesche multinazionali con sede nei paradisi fiscali, l’unica strada da seguire è quella dell’innovazione continua e della ricerca assidua della qualità, una lezione assolutamente attuale per il nostro paese. Dalla Nota di Aldo Caterino, Istituto idrografico della Marina
Data pubblicazione
10/01/2019