Nel succedersi dei vari avvenimenti che riguardano la vita e la civiltà dell'antica Grecia, la scoperta di nuove terre e la conoscenza delle genti che le abitavano costituisce un capitolo di grande interesse per i riflessi che le progressive acquisizioni geografiche arrecano nell'ambito economico e culturale. Di fronte alle notizie sull'esistenza di altre regioni che via via diventano certezza e patrimonio comune, la mentalità greca reagisce in maniera ora scettica, ora interessata, ora divertita, ma si può sempre cogliere in ciascuno di questi atteggiamenti una tendenza a voler trasformare il fattore geografico come un sintomo di costante progresso e rafforzamento dello spirito umano. Da un punto di vista storico ed economico, queste esplorazioni si dipartono necessariamente dal Mediterraneo, insostituibile crocevia o confluenza di tutti gli itinerari dalle migrazioni coloniali al fervore dei grandi viaggi in età ellenistica e romana. Il presente lavoro, non tralasciando di tracciare una storia quanto possibile completa dei più importanti tentativi di esplorazione di cui si ha notizia, si propone lo scopo di ricavare dalla labile traccia del passaggio di viaggiatori, mercanti o navigatori, tutte quelle risultanze che valgano a ricostruire un quadro originario di credenze, di ambiente, di situazioni che si verificano nel mondo greco al primo apparire di ignoti orizzonti.
Data pubblicazione
04/11/1960