È l’estate del 1940 a Cabrera, un lembo di terra in mezzo al mare vicino a Maiorca, in Spagna, e la guerra civile appena finita non sembra aver turbato più di tanto la vita sull’isola. La piazza con il grande fico è inondata di sole, le rocce a picco si sgretolano su piccole baie nascoste, il mare blu cobalto si insinua negli antri e nelle grotte, le strade polverose, anguste e strette conducono a case diroccate con le finestre spalancate sul mare, e ovunque si sente l’odore del pesce fresco appena cucinato e del vino che scorre a fiumi. Markus Vogel, il bizzarro eremita tedesco arrivato sull’isola qualche tempo fa, è rintanato nella grotta in cui vive; Leonora Dot, la vedova esiliata di Ricardo Forteza, un combattente repubblicano ucciso dai franchisti, se ne va in giro a esibire la sua dignità esagerata e alla figlia Camila ricorda una di quelle statue che si ergono, ieratiche e vittoriose, al centro delle piazze; Felisa García continua a gestire la sua taverna, unico ritrovo dell’isola, coi suoi modi bruschi e spicci, suo marito Paco continua a ubriacarsi e suo figlio Andrés continua a guardare tutti con la sua aria smarrita; Lluent, il vecchio marinaio taciturno, cattura tonni enormi e li festeggia nell’osteria da cui esce puntualmente stordito e barcollante; Benito Buroy si aggira in lungo e in largo per l’isola coi suoi soliti modi sfuggenti… In realtà tutti, a Cabrera, sono dei prigionieri, chi nell’anima, chi nel corpo. C’è chi sopporta un esilio doloroso, chi sfugge a un nemico, chi vive una vita davvero complicata e chi, come Benito Buroy, deve compiere un terribile atto per riscattarsi: uccidere Markus Vogel, l’eremita tedesco, una spia marchiata dall’accusa di fare il doppio gioco… Avvincente romanzo sull’esilio e, insieme, ode all’energia con la quale poniamo riparo ai misfatti della storia, Un’estate a Cabrera ci rivela uno scrittore di grande talento, capace di catturare il lettore con la sua impeccabile scrittura e di ambientare come pochi una storia poetica «di sopravvissuti e di naufragi morali» (Què Leer) nel paesaggio incantato del Mediterraneo.
Data pubblicazione
01/05/2006